Anche se la moda dei Tiki Bar sta ormai spopolando da diversi anni, forse non tutti ne conoscono l’origine e le caratteristiche.
Si tratta di locali che è impossibile non riconoscere immediatamente: palme, fiori, uccelli tropicali, arredi in legno… un mix tra stile jungle e richiami esotici che avvolgono la clientela in atmosfere hawaiane e polinesiane.
Letteralmente il nome “Tiki” significa “spirito” e si riferisce in particolare all’icona divinità maori che sono state usate per personalizzare i bicchieri dei fantasiosi drink serviti nei bar di mezzo mondo. Anche i drink serviti in questo tipo di bar prendono il nome di Tiki Cocktail, nei quali il protagonista assoluto è il Rum.
Il primo Tiki Bar è stato creato da Donn Beach (al secolo Ernest Gantt), che aprì il Don the Beachcomber nel sud della California, nel 1933. La sua idea era quella di richiamare l’immaginario polinesiano e hawaiano a beneficio di persone che, in genere, conoscevano l’esistenza di questi luoghi solo grazie al cinema. Il suo motto era: “Se non puoi andare in paradiso, lo porto io da te”.
La formula di Donn Beach era il mezzo per vivere spensierati momenti sociali, talmente coinvolgenti che travolgeranno la cultura americana, espandendo a tal punto questo concetto da accostare tutto ciò che è relativo all’esotico o al tropicale, a questa unica parola: Tiki.
La cultura Tiki è rimasta in auge negli Stati Uniti fino agli anni ’60 (senza mai arrivare in Europa, se non di sfuggita) quando cominciò a cambiare la sensibilità e si sollevarono voci critiche basate su questioni di appropriazione culturale, razzismo,” imperialismo esotico” e “nostalgia coloniale”.
Dopo un lungo un declino, la diffusione dei Tiki bar ha ripreso di nuovo slancio a partire dagli anni ’90 e ad oggi non si contano i locali sparsi in tutto il mondo. Il fenomeno è arrivato anche da noi, quando nel 2000 ha aperto il primo Tiki bar italiano: il Nu Lounge, a Bologna.
Ormai si parla di un vero e proprio boom di questo format che spesso viene proposto in una chiave culturalmente più varia e raffinata nei gusti e nelle presentazioni.
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